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Info e news generiche sul DAB/DAB+/DMB

Inviato: 23/05/2023, 12:09
da sc96
Fonte: https://www.newslinet.com/radio-dab-la- ... zi-locali/

Radio. DAB: la calma (apparente) prima della tempesta della pubblicazione dei bandi per l’assegnazione dei diritti d’uso ai consorzi locali

La calma prima della tempesta? Dopo la pubblicazione da parte del Ministero delle imprese e del made in Italy dell’aggiornamento delle Linee guida sulle procedure per l’attribuzione dei diritti d’uso ai consorzi DAB locali – in verità un vero e proprio dietrofront ministeriale sulla dimensione operativa dei consorzi, come diremo di seguito – da qualche settimana tutto tace, in attesa, appunto, della pubblicazione degli avvisi per la manifestazione d’interesse a riguardo dei singoli lotti frequenziali disponibili.
Molto probabilmente, seguendo l’esperienza del refarming della banda 700 MHz, la pubblicazione avverrà a blocchi di aree tecniche, partendo da quelle dove le verifiche propedeutiche del Ministero sulle consistenze impiantistiche analogiche si sono già concluse.



Due approcci diversi al problema

Intanto, da parte dei consorzi di emittenti locali, si stanno registrando due tipi di approccio completamente opposti: quelli che si portano avanti confidando nel fatto che il quadro è già definito e quelli che attendono l’effettiva partenza della procedura, considerato che le modifiche delle Linee guida definitive (che quindi tanto definitive non erano) non escludono (soprattutto in occasione della pubblicazione delle FAQ) possibili nuove interpretazioni in grado di alterare orientamenti che si ritenevano consolidati, magari vanificando attività nel frattempo poste in essere.


Le Linee guida definitive, più definitive di prima

Partiamo intanto dall’aggiornamento delle Linee guida definitive, pubblicato nelle scorse settimane.
A riguardo, come aveva ipotizzato NL, le variazioni riguardano gli obblighi di copertura, ripristinati con l’impegno a raggiungere determinate quote di popolazione in luogo del territorio (come per i network provider televisivi) e la possibilità per un unico consorzio di concorrere all’attribuzione dei diritti d’uso in ogni area tecnica, ovviamente attraverso raggruppamenti di soci in possesso dei requisiti specifici per bacino o sub-bacino di riferimento.


Come per il DTT

Anche qui, l’orientamento per il consolidamento del settore radiofonico digitale si è sostanzialmente uniformato al comparto tv, dove player nazionali come EI Towers e Rai Way hanno ricevuto l’attribuzione di diritti d’uso in quasi tutte le aree tecniche del territorio nazionale.


La precisazione

In questo senso, pertanto, con le novellate Linee guida, sembrano essere stati privilegiati, per una questione di economia di scala, i grandi consorzi rispetto a quelli specificamente creati per ogni area tecnica, anche se la precisazione (introdotta con l’aggiornamento) secondo la quale “resta fermo per l’emittente radiofonica in ambito locale il vincolo stabilito dall’art. 3, comma 1, lett. cc) del D. Lgs. 208 dell’8 novembre 2021”, potrebbe creare qualche problema alle grandi stazioni.


Ambito locale

La disposizione ex art. 3 c. 1 lett. cc) D. Lgs. 208/2021, come noto, definisce «ambito locale radiofonico» “l’esercizio dell’attivita’ di radiodiffusione sonora, con irradiazione del segnale fino a una copertura massima del 50 per cento della popolazione nazionale”.


Superstation

Per i soggetti che operano sulla soglia di tale limite la questione potrebbe costituire una difficoltà, considerato che, mentre in FM è possibile adeguarsi (al tetto di popolazione) regolando la consistenza impiantistica in maniera quasi chirurgica (eliminando per esempio un solo diffusore FM che concorre al superamento), in DAB occorre agire su interi bacini (o sub-bacini) di utenza.



L’analisi

Chiarito questo punto, per approfondire il resto della questione, abbiamo quindi intervistato due consulenti di Consultmedia, primaria struttura di consulenza in ambito radiotelevisivo che sta seguendo il processo di attribuzione dei diritti d’uso, così come lo ha fatto in occasione dell’analoga istruttoria tv col refarming della banda 700 MHz.


La procedura di attribuzione dei diritti d’uso DAB+ ai consorzi locali

“Visto che parliamo di sensazione, quella che percepiamo nella corrispondenza quotidiana con gli editori locali raggruppati in piccoli consorzi, che si stanno informando a riguardo della procedura di assegnazione dei diritti d’uso avviata con la pubblicazione delle linee guida definitive (che hanno cristallizzato le regole fino ad ora solo ipotizzate), quando non di superficialità, è, spesso, di confusione“, sottolinea Giovanni Madaro, responsabile dell’area economico amministrativa della task force di Consultmedia che seguirà i consorzi di radio locali e ovviamente i loro soci nel processo di attribuzione delle frequenze DAB+.


Mancanza di consapevolezza

“Non sembra ci sia la consapevolezza dei numerosi ostacoli che si frapporranno al rilascio dei diritti d’uso definitivi. Diritti che costituiranno il futuro per la radiofonia. Spesso non percepiamo la sensazione degli editori di essere davanti ad un passaggio fondamentale nell’evoluzione radiofonica. E se questa è la loro, la nostra “sensazione” è che questo tipo di approccio non porterà a nulla di buono”.


3 motivi: 1

“E ciò è molto grave per tre ordini di motivi.
Il primo è che le procedure sono decisamente complesse. Più di quanto la bozza iniziale delle Linee guida sottoposta a consultazione pubblica avesse fatto trasparire.


3 motivi: 2

Il secondo motivo è che il tempo a disposizione per la procedura sarà estremamente limitato, se posto a confronto con gli adempimenti richiesti.


3 motivi: 3

La terza ragione è che il DAB+ si affiancherà alla FM per un periodo più o meno lungo (ma non tanto quanto alcuni pensano), ma prima o poi la sostituirà per successione naturale. Salvo essere a sua volta sostituito dall’IP. Ma la coesistenza tra le tre piattaforme prima dell’avvento del vettore unico (difficilmente prima del 2030-2035) sarà indispensabile, pena la marginalizzazione di mercato”, continua Madaro.



Cautela e consapevolezza non percepite

“Quindi parliamo del futuro della radiofonia. Una prospettiva che dovrebbe imporre cautela e consapevolezza. Contezza che invece non percepiamo in troppi casi”, sottolinea l’economista.


I progetti

“I progetti radioelettrici che dovranno essere prodotti sin dall’imminente manifestazione d’interesse e che, quasi certamente, non potranno più essere modificati qualora la procedura specifica (per una data frequenza) evolvesse in competizione (cd. beauty contest, ndr), non sono qualcosa che s’improvvisa in pochi giorni”, interviene Massimo Rinaldi, ingegnere di Consultmedia che coordinerà l’Area Tecnica nelle istruttorie.


Ritardatari

“Eppure sento quotidianamente emittenti socie di consorzi che ancora non hanno nemmeno approcciato la questione tecnica.


Refarming tv docet: i pdv

La nostra esperienza nei bandi televisivi del refarming della banda 700 MHz, per i quali abbiamo partecipato in tutte le regioni per le reti di 2° livello – ed in qualche caso anche per quelle di primo – ci ha insegnato che i pdv sono una bestia difficile da domare.


La coperta che non dovrà essere troppo corta

E, per certi versi, nel DAB+ la bestia è ancora più difficile da controllare, tanto più che il rispetto dei pdv va bilanciato con l’obbligo di copertura del territorio che imporrà l’adozione di più impianti di minore portata singola”, continua l’ingegnere.



Documentazione economico-contabile e coordinamento

“I piani economico-finanziari, le certificazioni contabili, il coordinamento per la sottoscrizione di tutta la documentazione presentata dai consorzi da tutti i soci, renderanno non semplice la preparazione dell’istanza”, interviene nuovamente Madaro.


Attestazioni fatturato

“Proprio sulle attestazioni del fatturato da parte di professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili stiamo rilevando le maggiori difficoltà da parte delle emittenti socie. Ciò, sia per la mancanza di specificazioni in merito alle modalità di predisposizione del documento, sia perchè molti soggetti non si avvalgono, per l’attività ordinaria, di un professionista in possesso dei requisiti prescritti dalle Linee Guida”, prosegue l’economista.


Sensazione di superficialità

“Per i consorzi che assistiamo ci siamo mossi per tempo, eppure stiamo facendo fatica a gestire processi così complessi. Figurarsi quindi per chi non ha ancora iniziato”, conclude il partner Consultmedia.

Info e news generiche sul DAB/DAB+/DMB

Inviato: 02/08/2023, 21:39
da sc96
Fonte: https://www.newslinet.com/radio-mimit-a ... a-sicilia/

Radio. MIMIT, alert operatori: a fine agosto bandi DAB per Lombardia, Piemonte, VdA, Liguria, Toscana, Umbria, Campania, Sicilia

Rientro dalle ferie impegnativo per molti editori radiofonici italiani: il MIMIT pubblicherà infatti nel corso dell’ultima settimana di agosto i bandi DAB (per la manifestazione d’interesse all’ottenimento di diritto d’uso disponibili) in numerosi bacini italiani.


Accelerazione

Decisione che comporta, evidentemente, la volontà di concludere le procedure non competitive entro la fine del 2023.


L’avviso del MIMIT

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha reso noto oggi, 02/08/2023, che, nel corso della quinta settimana del mese di agosto 2023, procederà alla pubblicazione dei bandi relativi alla procedura di manifestazione di interesse per l’aggiudicazione dei diritti d’uso sulle reti locali – oggetto di pianificazione della delibera n. 286/22/CONS – con riguardo ad una serie di bacini di utenza.


I bacini a bando

I bacini interessati sono i seguenti:
Bacino d’utenza n. 1 – Regione Piemonte;
Bacino d’utenza n. 2 – Regione Valle d’Aosta;
Bacino d’utenza n. 3 – Regione Lombardia;
Bacino d’utenza n. 7 – Regione Liguria;
Bacino d’utenza n. 9 – Regione Toscana;
Bacino d’utenza n. 10 – Regione Umbria;
Bacino d’utenza n. 15 – Regione Campania;
Bacino d’utenza n. 19 – Regione Sicilia.


Contenuti dei bandi

Le modalità di svolgimento delle relative procedure saranno definite nei singoli bandi per la manifestazione di interesse, che verranno pubblicati.


Riserva di modifica

Il MIMIT si riserva di modificare in ogni momento il contenuto dell’avviso.


Scadenza manifestazione d’interesse per Emilia Romagna, Marche, Lazio, Sardegna

Intanto, venerdì 04/08/2023 scadrà il termine per la manifestazione d’interesse per i bacini di Emilia Romagna, Marche, Lazio, Sardegna.


I primi bandi

Sul punto, ricordiamo che era stato pubblicato sulla G.U. Serie Generale n.129 del 05/06/2023 il Bando per la manifestazione di interesse per l’assegnazione dei diritti d’uso per le reti pianificate sui bacini di utenza locale ad operatori di rete – DAB+ ai sensi della delibera Agcom 286/22/CONS – Bacini d’utenza n. 8 (Emilia-Romagna) – n. 11 (Marche) – n. 12 (Lazio) – n. 20 (Sardegna).


60 giorni di tempo dal 5/6/2023

La domanda di partecipazione alla procedura deve essere presentata entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso, alla Divisione III della Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica di radiodiffusione e postali, esclusivamente via pec all’indirizzo dgscerp.div3@pec.mise.gov.it, indicando nell’oggetto la dicitura «Procedura assegnazione diritti d’uso DAB – domanda di partecipazione alla manifestazione d’interesse».


Testo integrale

Il testo integrale del bando e dei relativi allegati è disponibile sul sito del Ministero delle imprese e del made in Italy www.mise.gov.it all’interno dell’area tematica «comunicazioni».

Info e news generiche sul DAB/DAB+/DMB

Inviato: 31/08/2023, 1:51
da sc96
Fonte: https://www.newslinet.com/radio-dab-pub ... e-sicilia/

Radio. DAB: pubblicati in GU i bandi per Lombardia, Piemonte, VdA, Liguria, Toscana, Umbria, Campania e Sicilia

Come anticipato da questo periodico qualche giorno fa, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 202 di oggi 30/08/2023 la Procedura per l’assegnazione dei diritti d’uso di frequenze per il servizio di radiodiffusione sonora terrestre in tecnica digitale per le regioni Lombardia, Piemonte, VdA, Liguria, Toscana, Umbria, Campania e Sicilia (cd. bandi DAB).


I bandi DAB

Nel dettaglio, a mente di tale procedura il Ministero delle imprese e del made in Italy – Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, radiodiffusione e postali (DGSCERP), indice una procedura per l’assegnazione ad operatori di rete di diritti d’uso di frequenze per il servizio di radiodiffusione sonora terrestre in tecnica digitale, di cui al PNAF-DAB, in attuazione della disciplina stabilita dall’allegato A alla delibera n. 664/09/CONS, relativa ai bacini d’utenza: n. 1 (Piemonte) – n. 2 (Valle d’Aosta) – n. 3 (Lombardia) – n. 7 (Liguria) – n. 9 (Toscana) – n. 10 (Umbria) – n. 15 (Campania) – n. 19 (Sicilia).


60 giorni da oggi (30/08/2023)

La domanda di partecipazione alla procedura deve essere presentata entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso
, alla Divisione III della Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica di radiodiffusione e postali, esclusivamente attraverso la procedura informatizzata di cui all’art. 7 del bando di gara.


Testo bandi

Il testo integrale dei bandi e dei relativi allegati sono disponibili sul sito del Ministero delle imprese e del made in Italy www.mise.gov.it all’interno dell’area tematica «comunicazioni».


I bandi precedenti

Nelle more sarà pubblicato nelle prossime settimane l’elenco dei consorzi partecipanti al bando per le manifestazioni d’interesse ai diritti d’uso DAB per i bacini di utenza pianificati in Emilia Romagna, Marche, Lazio e Sardegna, con domande scadute il 4 agosto scorso.


Recap

Ma cosa prevederanno i prossimi bandi?


Manifestazioni d’interesse. Requisiti per la partecipazione e per l’assegnazione del diritto d’uso DAB

Sono ammesse a presentare domanda di partecipazione alla procedura per le manifestazioni d’interesse le società consortili:

a) partecipate da almeno 12 emittenti legittimamente esercenti nello stesso bacino di utenza o sub bacino di utenza l’attività di radiodiffusione sonora in tecnica analogica in ambito locale e che siano altresì titolari di autorizzazione per la fornitura di programmi radiofonici in ambito locale ai sensi dell’art. 3, comma 14 del Regolamento;

b) titolari di autorizzazione generale, di cui all’art. 11 del D.lgs. 207/2021, ex art. 25 del D.lgs. 259/03 e ss. mm., in corso di validità;

c) che indichino un numero minimo di 12 emittenti, in possesso dei requisiti, per ogni rete oggetto di manifestazioni d’interesse.




Soglie di partecipazione

La soglia di partecipazione, può essere conseguita attraverso fusioni o accordi tra società consortili locali, con data certa anteriore alla presentazione della domanda, ferma restando, in caso di assegnazione, l’unitarietà del titolo abilitativo per l’esercizio del diritto di uso delle frequenze.


Esclusività di partecipazione ad un consorzio per bacino o sub-bacino

Ogni emittente indicata ai fini delle manifestazione d’interesse può partecipare, per ogni bacino o sub bacino d’utenza locale, al capitale sociale di una sola società consortile.


Almeno un impianto FM nel bacino oggetto di manifestazioni d’interesse per ogni emittente partecipante

In coerenza con quanto precede, l’emittente può partecipare al capitale sociale della società consortile, solo se titolare di un impianto operante nelle province ricomprese nel bacino o sub-bacino, risultante dalle schede tecniche B.


Requisiti manifestazioni d’interesse

I requisiti di partecipazione dovranno essere tutti posseduti alla data delle manifestazioni d’interesse, durante l’espletamento della procedura e fino al momento dell’assegnazione. Successivamente all’assegnazione del diritto d’uso, la mancanza dei requisiti indicati, comporterà decadenza dall’aggiudicazione.


Piano tecnico

La domanda di partecipazione deve essere corredata a pena di esclusione da un piano tecnico, contenente una descrizione dettagliata dei costi di realizzazione, compreso il costo totale degli investimenti che si intenderanno realizzare, finalizzato a dimostrare la capacità tecnica da parte del partecipante alla pianificazione e allo sviluppo della rete, nel rispetto dei vincoli di copertura e nel rispetto dei Punti Di Verifica (PDV) previsti dalle Delibere Agcom 664/09/CONS e 286/22/CONS.


Caso di più reti oggetto di manifestazioni d’interesse

Nel caso di manifestazioni d’interesse per più reti, è valida la domanda di partecipazione corredata dal solo piano tecnico relativo alla rete per la quale la società consortile ha espresso la propria migliore preferenza, fermo restando che nel caso di assegnazione diretta del diritto d’uso relativo ad una rete diversa da quella indicata come preferita, per la quale il partecipante non abbia presentato il piano tecnico, l’aggiudicatario dovrà presentare entro 10 giorni dalla data di pubblicazione degli esiti della procedura, il piano tecnico relativo alla rete aggiudicata. Il piano dovrà contenere una descrizione dettagliata dei costi di realizzazione, compreso il costo totale degli investimenti che si intenderanno realizzare, finalizzato a dimostrare la capacità tecnica da parte del partecipante alla pianificazione e allo sviluppo della rete, nel rispetto dei vincoli di copertura e nel rispetto dei PDV.


Nuove autorizzazioni generali

Le eventuali nuove autorizzazioni generali dovranno essere compilate in base al modello accluso al bando e trasmesse esclusivamente all’indirizzo PEC di riferimento.


Deposito cauzionale e manifestazioni d’interesse

La società consortile partecipante alla procedura dovrà costituire, a pena di esclusione, un deposito cauzionale, secondo le modalità indicate nei commi a seguire, pari ad una percentuale del 3% del costo degli investimenti previsti per la realizzazione del piano tecnico e per garantire la piena operatività della rete. Nel caso di manifestazioni d’interesse per più reti, la società consortile dovrà costituire a pena di esclusione un solo deposito cauzionale pari ad una percentuale del 3% del costo degli investimenti previsti per la realizzazione del piano tecnico relativo alla rete per la quale la società consortile ha espresso la propria migliore preferenza e per garantire la piena operatività della rete.


Destinazione deposito cauzionale

Il deposito tornerà nella disponibilità dei soggetti partecipanti entro tre mesi dalla conclusione della procedura, oppure al momento dell’esclusione per le società consortili non ammesse alla gara.


Forme di costituzione del deposito cauzionale

Il deposito cauzionale potrà essere costituito mediante libretto di risparmio postale, intestato al Ministero delle imprese e del made in Italy – Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica di radiodiffusione e postali, ovvero quietanza di tesoreria a dimostrazione di avvenuto deposito (nel caso di utilizzo di titolo di Stato o garantiti dallo Stato, detti titoli devono essere calcolati al valore di Borsa del giorno precedente a quello della costituzione del deposito e, per i titoli soggetti a tassazione, con detrazione dell’importo relativo), ovvero deposito effettuato presso uno degli istituti di credito di cui al decreto legislativo n. 385/1993 e successive modificazioni e integrazioni (la ricevuta o la dichiarazione di deposito dovrà essere redatta in bollo e le firme dei rappresentanti dei suddetti istituti dovranno essere autenticate).


Cauzione

In alternativa al deposito cauzionale potrà essere costituita cauzione in una delle forme previste dalla legge n. 348/1982, modificata dalla legge n. 154/2016. In tali casi, la fideiussione ovvero la polizza assicurativa, dovranno essere costituite in favore del Ministero delle Imprese e del Made in Italy Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione elettronica di radiodiffusione e postali, viale America, 201, 00144 Roma, indicando nella causale: “Partecipazione alla procedura di manifestazione di interesse per l’assegnazione dei diritti d’uso DAB”.


Preferenza

La società consortile potrà esprimere una preferenza – in via gradata – per più reti dello stesso bacino. La priorità della preferenza indicata costituirà criterio vincolante ai fini dell’aggiudicazione diretta. Pertanto, avrà preferenza nell’assegnazione della relativa rete la società consortile che abbia indicato la stessa in ordine di preferenza maggiore (ordine crescente, dove la rete indicata al n. 1 costituisce l’espressione della preferenza di grado più elevato).


Trasparenza

L’elenco delle manifestazioni d’interesse pervenute, unitamente all’eventuale notizia dell’aggiudicazione, sarà reso pubblico sul sito del Ministero.


Seduta pubblica

Qualora il numero delle società consortili concorrenti risultasse inferiore o pari al numero delle reti disponibili, ma più di una società consortile fosse interessata a concorrere per la medesima rete, il Ministero, al fine di procedere all’assegnazione diretta dei diritti d’uso, convocherà in seduta pubblica, le società concorrenti per verificare la possibilità del raggiungimento di un accordo in relazione alla scelta della rete.


10 giorni per l’accordo

L’accordo dovrà essere perentoriamente raggiunto entro i 10 giorni successivi allo svolgimento della seduta. Decorso detto termine, il Ministero procederà a convocare un’ulteriore seduta pubblica per verificare l’eventuale raggiungimento dell’accordo, ovvero per dare atto della necessità di procedere alla fase di procedura comparativa. Della convocazione dei soggetti che abbiano presentato manifestazioni d’interesse verrà dato avviso pubblico sul sito del Ministero nonché comunicazione individuale a ciascun partecipante, a mezzo pec.


Assegnazione diretta in extremis

Il raggiungimento di eventuale accordo in ordine alla scelta delle reti comporterà l’assegnazione diretta del diritto d’uso.


Procedura comparativa

Il mancato raggiungimento dell’accordo costituirà il presupposto per procedere con la fase di selezione comparativa.


Proposta condivisa

Qualora, all’esito della fase delle manifestazioni d’interesse, e nel caso in cui ne ricorressero i presupposti, prima di procedere all’avvio delle procedure di selezione comparativa, fermo il divieto di co-intestazione del titolo abilitativo, nonché di fusioni o accordi successivi alla manifestazione diretti alla intestazione, ad un nuovo e diverso soggetto giuridico composto dalle società consortili partecipanti, del diritto d’uso, entro un termine non superiore a 20 giorni dalla chiusura della fase di manifestazione, viene data la possibilità alle società consortili partecipanti a tale fase di presentare al Ministero una proposta condivisa per l’assegnazione diretta delle reti, ferma restando l’attivazione della procedura di selezione comparativa nel caso in cui la proposta non venga accolta.


Calendario

I diritti d’uso rilasciati ad esito delle procedure sopra descritte diverranno operativi, nel bacino d’utenza locale oggetto della procedura, secondo il calendario nazionale di attuazione del PNAF-DAB che sarà successivamente definito dal Ministero.


Regole per l’aggiudicazione del diritto d’uso

Al fine di garantire la promozione della concorrenza e il pluralismo dell’informazione, l’aggiudicazione del diritto d’uso avviene mediante l’applicazione delle seguenti regole:

a) in un medesimo bacino d’utenza è preclusa l’aggiudicazione alla stessa società consortile di più reti con copertura regionale;

b) in un medesimo bacino d’utenza è preclusa l’aggiudicazione alla stessa società consortile di più reti con copertura regionale e con copertura pluriprovinciale o provinciale;

c) in un medesimo bacino d’utenza, in caso di sovrapposizioni territoriali tra reti con copertura pluri provinciale o provinciale, è preclusa l’aggiudicazione alla stessa società consortile di più di una di tali reti.



Assegnazione diretta

Ad esito della procedura, là dove ricorrano i presupposti per l’assegnazione diretta dei diritti d’uso DAB, il Ministero, poste le verifiche e le valutazioni in ordine al rispetto dei requisiti previsti dal bando per le manifestazioni d’interesse, posti i limiti di cui alle precedenti lett. a), b) e c), procede alla redazione dell’elenco degli assegnatari di ciascuna rete per il bacino d’utenza.


Elenco aggiudicatari diritti d’uso DAB

L’elenco degli aggiudicatari ad esito della procedura sarà approvato con provvedimento del Direttore Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica, di Radiodiffusione e Postali del Ministero.


Domanda di partecipazione

Le società consortili partecipanti alla procedura devono dichiarare a pena di esclusione:

a) identità giuridica, sede legale, codice fiscale o partita IVA, estremi di iscrizione nel registro delle imprese, recapiti telefonici, indirizzo di posta elettronica certificata, persona di riferimento per i rapporti con il Ministero con l’indicazione della qualifica e dei recapiti;

b) la rete – o le reti – oggetto di interesse, indicando un ordine di preferenza delle reti, per il bacino d’utenza oggetto della procedura;

c) le almeno dodici emittenti, partecipanti alla società consortile, che opereranno sulla singola rete, specificando per ciascuna emittente il numero di protocollo della concessione analogica e il numero della relativa autorizzazione per fornitore di contenuti radiofonici digitali (FSMR);

d) che ogni emittente, fa servizio in analogico in almeno una delle province del bacino d’utenza;

e) che ogni emittente indicata ai fini della manifestazione di interesse è titolare di autorizzazione per la fornitura di programmi radiofonici in ambito locale ai sensi dell’art. 3, comma 14 del Regolamento;

f) la data e il protocollo di accettazione della domanda di rinnovo dell’autorizzazione come FSMR, se presentata entro il 31/12/2021 o la data e il protocollo di accettazione della domanda di rilascio dell’autorizzazione come FSMR, se presentata dal 1/1/2022;

g) l’assenza delle condizioni di esclusione.



Allegati alle manifestazioni d’interesse diritti d’uso DAB

Alla domanda devono essere allegati, a pena di esclusione:

a) copia del documento di riconoscimento del legale rappresentante della società consortile e dei legali rappresentanti di tutte le società titolari delle emittenti partecipanti alla società consortile;

b) il piano tecnico;

c) tutta la documentazione rilevante per le finalità di cui all’articolo 3;

d) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà concernente l’insussistenza delle condizioni di esclusione;

e) dichiarazione da parte del legale rappresentante della società consortile e dei legali rappresentanti delle singole emittenti, ciascuno per la parte di propria competenza, ai sensi dell’articolo 19 del DPR 445/2000, che tutti i documenti forniti in copia, ai fini della presentazione della domanda sono conformi agli originali.

Le dichiarazioni e la documentazione allegata devono essere rilasciate, a pena di esclusione, nelle forme di cui agli articoli 38, 46 e 47 del DPR n. 445/2000 e devono essere sottoscritte, ciascuno per la parte di propria competenza, dal legale rappresentante della società consortile e dai legali rappresentanti di ogni singola società titolare dell’emittente appartenente alla società consortile indicata ai fini della partecipazione alla procedura. La domanda di partecipazione alla procedura deve essere sottoscritta dal legale rappresentante della società consortile e dai legali rappresentanti di ogni singola società titolare dell’emittente appartenente alla società consortile indicata ai fini della partecipazione alla procedura.


Termini e modalità di presentazione delle manifestazioni d’interesse per diritti d’uso DAB

La domanda di partecipazione alla procedura, compilata secondo le indicazioni fornite nei modelli allegati, deve essere presentata entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso del bando di gara nella G.U., alla Divisione III della Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica di radiodiffusione e postali, esclusivamente via pec, indicando nell’oggetto la dicitura “Procedura assegnazione diritti d’uso DAB – Domanda di partecipazione alla manifestazione d’interesse”.


Condizioni di esclusione dalla procedura

Non possono partecipare alla procedura:

a) le società consortili e le emittenti che siano destinatarie di dichiarazione di fallimento, liquidazione giudiziale o che si trovino in stato di liquidazione coatta o di concordato preventivo o nei cui confronti sia in corso un procedimento per l’accesso a una di tali procedure, fermo restando quanto previsto dall’articolo 95 del codice della crisi di impresa e dell’insolvenza, di cui al decreto legislativo n. 14/2019, dall’articolo 186-bis, comma 5, del regio decreto n. 267/1942 e dall’articolo 124 del decreto legislativo n. 36/2023;
b) le società consortili e le emittenti che non siano in regola con la certificazione antimafia
, ai sensi dell’art. 67 del D.Lgs n. 159/2011 e successive modifiche ed integrazioni;

c) le società consortili e le emittenti i cui amministratori e rappresentanti legali abbiano riportato condanna a pena detentiva superiore a sei mesi per delitto non colposo o che siano sottoposti alle misure di prevenzione previste dalla Legge n. 1423/1956, e successive modificazioni e integrazioni, o alle misure di sicurezza previste dagli articoli 199 e seguenti del codice penale;

d) le società consortili che non siano in possesso dei requisiti o le cui emittenti non rispettino i requisiti stabiliti;

e) le società consortili che, decorsi i termini di cui al bando, abbiano presentato una domanda di partecipazione non conforme a quanto richiesto, salvi i casi di mero errore materiale;

f) le società consortili che non si presentino alla convocazione in seduta pubblica nel caso previsto;

g) le società consortili che rinuncino alla procedura di manifestazione di interesse.



Comunicazione diniego

L’eventuale esclusione dalla procedura sarà comunicata alla società consortile interessata, entro 7 giorni, con provvedimento motivato emanato dal responsabile della procedura.


Nessuna sostituzione in corso di gara

La società consortile è esclusa in caso di mancanza di uno dei requisiti di partecipazione ovvero di esistenza di una causa di esclusione in capo ad una o più delle consorziate indicate ai fini della partecipazione, salvo il caso in cui la perdita dei requisiti sia sopravvenuta rispetto alla presentazione della domanda di partecipazione e il venir meno della impresa consorziata non incida sulla permanenza dei requisiti in capo alla società consortile. Non è ammessa la sostituzione in corso di gara.


Obblighi degli aggiudicatari

L’operatore di rete radiofonica privato in ambito locale è tenuto a:

a) garantire parità di trattamento rendendo disponibili le stesse informazioni tecniche con le medesime modalità e tempistiche a tutti i fornitori di contenuti radiofonici che hanno accesso alla capacità trasmissiva del blocco di diffusione gestito;

b) garantire identiche condizioni nelle negoziazioni degli accordi tecnici in materia di qualità trasmissiva e condizioni di accesso alla rete, a tutti i fornitori di contenuti radiofonici che hanno accesso alla capacità trasmissiva del blocco di diffusione gestito.


72 CU max pro socio

L’operatore di rete radiofonica privato in ambito locale può fornire servizi di trasmissione e diffusione esclusivamente a fornitori di contenuti radiofonici in ambito locale ed è soggetto al vincolo di destinare ai fornitori di contenuti radiofonici in ambito locale autorizzati, partecipanti al capitale sociale delle società consortili, una capacità trasmissiva massima pari a 72 unità di capacità del blocco di diffusione. La capacità trasmissiva non utilizzata dai partecipanti alle società consortili è resa disponibile ai fornitori di contenuti radiofonici in ambito locale autorizzati anche non partecipanti al capitale sociale delle medesime società.


Copertura mobile

L’operatore di rete è tenuto a realizzare entro due anni dall’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze, la copertura di tipo mobile di almeno il 40 %, entro quattro anni di almeno il 60% ed entro cinque anni di almeno il 70% della popolazione, desunta dalla rilevazione ISTAT al 31/12/2022, di ogni bacino o sub bacino di riferimento, valutata sulla base dei medesimi criteri tecnici stabiliti nei provvedimenti di pianificazione. Costituisce requisito obbligatorio per l’assegnazione del diritto d’uso il rispetto dei vincoli radioelettrici e dei criteri generali di progettazione delle reti trasmissive di cui all’art. 2 e all’allegato 2 della Delibera Agcom 286/22/CONS.


Vincoli di copertura e PDV

Gli operatori di rete assegnatari dei diritti d’uso DAB sono tenuti a garantire la possibilità da parte del Ministero di verificare e replicare i risultati riguardanti la copertura e il rispetto dei PDV dichiarati nel piano tecnico in sede presentazione della domanda.


Rete impiantistica DAB

In virtù del principio di equivalenza del bacino di servizio effettivo con quello assegnato/pianificato le reti di diffusione messe in esercizio dagli operatori, oltre a risultare conformi alle regole della pianificazione radioelettrica in relazione ai PDV, devono rispettare i criteri di seguito elencati:

a) gli impianti trasmissivi devono essere ubicati, salvo casi eccezionali, all’interno del bacino assegnato;

b) i debordamenti di segnale, in una certa misura inevitabili, devono essere minimizzati. In particolare, alle reti pluri-provinciali e provinciali, in quanto reti pianificate per il servizio su un sottoinsieme di province del bacino d’utenza locale, possono essere anche imposte dal Ministero restrizioni all’uso di siti con copertura pluri-provinciale ove questa risultasse sovradimensionata rispetto alle reali esigenze di copertura del bacino assegnato;

c) nei casi eccezionali in cui gli impianti della rete di diffusione debbano essere ubicati all’esterno del bacino assegnato (per insormontabili ragioni tecniche o per la particolare configurazione geografica di un bacino), la scelta dei siti trasmissivi deve comunque seguire un criterio di ragionevole prossimità al bacino assegnato allo scopo di minimizzare l’inevitabile estensione del bacino di servizio effettivo rispetto a quello assegnato/pianificato;

d) in ogni caso, non sono ammissibili impianti fuori bacino su frequenze non pianificate (né pianificabili ai sensi della normativa vigente) in quanto oggetto di assegnazione ad altro Stato estero nella medesima area di coordinamento internazionale.



Impegni degli operatori assegnatari dei diritti d’uso DAB

Gli operatori di rete assegnatari dei diritti d’uso DAB sono tenuti a rispettare, ai sensi dell’articolo 2 del PNAF-DAB:

a) l’insieme dei vincoli radioelettrici;

b) nel rispetto del principio di equivalenza di cui alla delibera n. 15/03/CONS, utilizzare siti ricompresi tra quelli assentiti dalle regioni interessate, ovvero altri siti, previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni;

c) la configurazione più adatta al servizio, nel rispetto dei vincoli di coordinamento internazionale e nazionale, e nel rispetto del principio di uso efficiente della risorsa spettrale;

d) il rispetto dei requisiti dei codici identificativi.



Service tecnico

L’aggiudicatario che affidi a terzi la realizzazione e la gestione della rete dovrà produrre al Ministero una dichiarazione del soggetto terzo a che la rete sia realizzata e gestita in conformità agli impegni assunti dall’aggiudicatario nel piano tecnico.


Decadenza e revoca dall’assegnazione

La mancanza dei requisiti successiva all’intervenuta aggiudicazione del diritto d’uso e/o il mancato rispetto delle regole per l’aggiudicazione comporterà la dichiarazione di decadenza dall’assegnazione.


Alterazione consistenza soci in diminuzione del numero di 12

Nel caso in cui la società consortile aggiudicataria vari in diminuzione il numero dei componenti originari, scendendo al di sotto del numero minimo di 12 emittenti di cui all’art. 12, comma 6 del Regolamento, la stessa ne dà immediata comunicazione al Ministero, e può procedere, nel termine perentorio di 60 giorni, ad integrare la composizione del consorzio purché le emittenti subentranti garantiscano che la società consortile di nuova composizione abbia tutti i requisiti previsti e in assenza delle cause di esclusione del bando.


La procedura specifica

Il Ministero, ricevuta la comunicazione dell’integrazione, e verificato il mantenimento dei requisiti, conferma con apposito provvedimento l’aggiudicazione del diritto d’uso alla società consortile di nuova composizione. Qualora all’esito delle verifiche effettuate da parte del Ministero perduri la mancanza dei requisiti minimi di cui sopra, il Ministero procede alla immediata revoca dell’assegnazione del diritto d’uso.


Sospensione assegnazione

La violazione degli obblighi comporta la sospensione dell’assegnazione, fino a sei mesi; trascorso il periodo di sospensione, l’eventuale reiterazione della condotta nei tre anni successivi all’adozione del provvedimento di sospensione, determinerà la revoca, o la riduzione, del diritto d’uso.


Attivazione impianti non autorizzati

Le medesime misure sanzionatorie si applicano in caso di attivazione di impianti non preventivamente autorizzati dal Ministero, ferma restando la disattivazione degli impianti illecitamente attivati.


Altre sanzioni

Resta ferma, in ogni caso, l’applicabilità delle eventuali ulteriori sanzioni previste dal Codice delle comunicazioni elettroniche. La decadenza e la revoca dall’assegnazione sono disposte con provvedimento motivato.


Durata e trasferibilità del diritto d’uso

I diritti d’uso rilasciati ad esito della procedura sopra descritta decorreranno e diverranno operativi, nel bacino d’utenza locale oggetto della procedura, secondo il calendario nazionale di attuazione del PNAF DAB (refarming) che sarà successivamente definito dal Ministero.


Durata diritti d’uso

Tali diritti d’uso ai sensi di quanto stabilito dall’art. 18 del Regolamento avranno una durata massima pari a 20 anni, e potranno essere modificati ovvero inferiore, nel caso di variazioni della pianificazione secondo gli adeguamenti del PNAF-DAB che saranno previsti da Agcom, anche ovvero derivanti da accordi internazionali o a seguito del completamento della fase di avvio dei mercati allorquando l’Autorità individuerà le modalità concorrenziali di assegnazione delle relative frequenze.


Cessione diritto d’uso

Il diritto d’uso potrà essere ceduto a terzi, non prima che siano decorsi cinque anni dal rilascio e a condizione che il subentrante abbia gli stessi requisiti del cedente ai sensi della delibera 664/09/CONS e rispetti gli obblighi del bando.

Info e news generiche sul DAB/DAB+/DMB

Inviato: 30/09/2023, 11:01
da sc96
Fonte: https://www.newslinet.com/radio-pubblic ... a-sicilia/

Radio. Pubblicate le FAQ del MIMIT per i bandi DAB per Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Toscana, Umbria, Campania, Sicilia

Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha pubblicato le FAQ relative al bando per manifestazione di interesse per l’assegnazione dei diritti d’uso per le reti pianificate sui bacini di utenza locale ad operatori di rete DAB+ in attuazione della disciplina stabilita dall’allegato A alla delibera n. 664/09/CONS, relativa ai bacini d’utenza n. 1 (Piemonte) – n. 2 (Valle d’Aosta) – n. 3 (Lombardia) – n. 7 (Liguria) – n. 9 (Toscana) – n. 10 (Umbria) – n. 15 (Campania) – n. 19 (Sicilia).


Le FAQ

Nella tabella sono disponibili le risposte ai quesiti relativi alla procedura di gara in oggetto, formulati entro il 6 settembre 2023 ed inoltrati all’indirizzo di posta elettronica: rup_bando_operatori@mise.gov.it. Le richieste di chiarimento pervenute oltre detto termine non sono state prese in considerazioni.


Il documento

Qui per consultare il documento.

Info e news generiche sul DAB/DAB+/DMB

Inviato: 09/11/2023, 22:57
da sc96
Fonte: www.newslinet.com/radio-dab-manifestazi ... odab-e-rai

Radio. DAB+: manifestazione interesse per attribuzione reti nazionali n. 1 e n. 3. Rimessa in discussione da TAR assegnazione a Eurodab e RAI

Eurodab e RAI in lizza per il diritto d’uso DAB relativo alla rete nazionale n. 3.

Il Ministero delle imprese e del made in Italy – DGSCERP, in attuazione alla sentenza TAR Lazio n. 12281/2023, ha avviato la procedura per la presentazione della domanda di partecipazione e della relativa manifestazione di interesse per l’assegnazione del diritto d’uso delle frequenze in banda VHF-III pianificate per le reti nazionali n. 1 e n. 3 per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB, ai sensi della delibera Agcom 286/22/CONS “Piano nazionale provvisorio di assegnazione delle frequenze in banda VHF-III per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+ (PNAF-DAB)”.


DAB senza pace

Per comprendere la ratio della nuova richiesta di manifestazione di interesse facciamo un passo indietro, fino alla procedura di attribuzione dei diritti d’uso nazionali che aveva condotto all’attribuzione dei diritti d’uso ai consorzi DAB Italia (rete 2), Eurodab Italia (rete 3) e RAI (rete 1).


Eurodab e RAI

Procedura finita sotto i riflettori del TAR Lazio a seguito del ricorso introdotto dalla concessionaria pubblica.


Attribuzioni dirette…

Si ricorderà, infatti, che la procedura di assegnazione dei diritti d’uso ai consorzi nazionali si era conclusa con attribuzioni dirette, senza beauty contest, in quanto tre erano i titoli e tre i richiedenti.
Alla società consortile Eurodab Italia era quindi stato attribuito il diritto d’uso della rete 3, mentre alla RAI la rete 1 e a DAB Italia la rete 2.



…ma non condivise

RAI, tuttavia, aveva contestato l’intero procedimento amministrativo, lamentando il fatto che la sua preferenza era per la rete 3, che quindi avrebbe dovuto essere assegnata dopo una procedura competitiva con Eurodab Italia, che pure l’aveva domandata per prima.


Eurodab e RAI: la decisione sulla rete 3

Il TAR Lazio aveva accolto il ricorso di RAI, limitatamente ai provvedimenti di attribuzione della rete 1 e della rete 3 (attuata attraverso il parametro cronologico della presentazione della domanda), mentre non aveva ritenuto ammissibile la richiesta di annullare l’assegnazione della rete 2 (DAB Italia), in quanto non controversa.


Le motivazioni

Interessanti le motivazioni dei giudici amministrativi di primo grado con la sentenza pubblicata il 20/07/2023, che formano un precedente importante anche per le procedure relative alle attribuzioni dei diritti d’uso ai consorzi locali, che commentiamo insieme all’avvocato Stefano Cionini di MCL Avvocati Associati, partner esclusivo per l’Area Affari Legali di Consultmedia.


Riassunto della vicenda

“Nel merito, il TAR nella sentenza 12281/2023 ha ritenuto che l’argomento di doglianza con il quale era dedotta la violazione dell’art. 50, comma 2, del d.lgs. 8 novembre 2021 n. 208 – che, con specifico riferimento alla assegnazione delle frequenze radiofoniche, prevede che ‘l’assegnazione delle radiofrequenze avviene secondo criteri pubblici, obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati’ – fosse fondato”, spiega l’avvocato.


I criteri pubblici

Secondo il TAR, infatti, “il menzionato art. 50, comma 2, nel prevedere, in ossequio alle esigenze di trasparenza e imparzialità, la previa pubblicità dei criteri di assegnazione (“criteri pubblici”), fissa il principio secondo il quale l’attribuzione delle frequenze è subordinata alla predeterminazione ed alla pubblicità, da parte dell’amministrazione procedente, dei criteri (obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati) cui la medesima intenda attenersi ai fini dell’attribuzione delle “radiofrequenze” – e, quindi, delle reti trasmissive – a favore degli operatori del settore.


Prima, non dopo

Ne derivava quindi “che, nel caso di specie, a garanzia dei principi di trasparenza e di imparzialità dell’azione amministrativa, l’Amministrazione avrebbe dovuto fissare e rendere noti – in un momento antecedente all’adozione dei provvedimenti di assegnazione – i criteri in base ai quali sarebbe stata effettuata l’associazione delle tre reti pianificate dall’Autorità”.


Il difetto del Ministero

“Viceversa – spiega il TAR nella sentenza esaminata – il Ministero resistente è venuto meno a tale obbligo, posto che il criterio seguito ai fini dell’assegnazione delle reti in questione è stato esplicitato solo in occasione dell’emanazione del secondo provvedimento di assegnazione, nella cui parte motiva il Ministero ha chiarito, per la prima volta, di avere utilizzato il “criterio oggettivo della priorità temporale della domanda presentata dall’operatore di rete”.


Eurodab e RAI: l’attribuzione della rete 3

Né poteva “ritenersi che il menzionato art. 50, comma 2, si limiti a prevedere l’indicazione ex post del criterio seguito, come sostenuto dalla controinteressata Eurodab (“l’art.50, comma 2, del D.Lgs.n.208/2021, a ben vedere, non prescrive un obbligo di predeterminazione dei criteri, bensì stabilisce unicamente l’obbligo per l’amministrazione di disporre l’assegnazione delle reti evidenziando i criteri utilizzati nella scelta e questi devono risultare come obiettivi, trasparenti e non discriminatori. Ebbene, questa individuazione di criteri obiettivi, trasparenti e non discriminatori emerge chiaramente dalla motivazione del provvedimento impugnato”).

Info e news generiche sul DAB/DAB+/DMB

Inviato: 09/11/2023, 23:00
da sc96
Fonte: www.mimit.gov.it/it/normativa/notifiche ... -n-1-e-n-3

DAB+. Manifestazione di interesse e per l’attribuzione reti nazionali n. 1 e n. 3

Il Ministero delle imprese e del made in Italy - DGSCERP, in attuazione alla sentenza TAR Lazio n. 12281/2023, ha avviato la procedura per la presentazione della domanda di partecipazione e della relativa manifestazione di interesse per l’assegnazione del diritto d’uso delle frequenze in banda VHF-III pianificate per le reti nazionali n. 1 e n. 3 per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB, ai sensi della delibera AGCOM 286/22/CONS “Piano nazionale provvisorio di assegnazione delle frequenze in banda VHF-III per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+ (PNAF-DAB)”.

La documentazione dovrà essere inviata entro le ore 23.59 del 20 novembre 2023, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo PEC: dgscerp.dg@pec.mise.gov.it secondo quanto indicato nella lettera di invito.

lettera di invito (pdf)

Modello di domanda (docx)

Info e news generiche sul DAB/DAB+/DMB

Inviato: 05/02/2024, 15:06
da sc96
Fonte: www.newslinet.com/radio-dab-mimit-pubbl ... e-soggetti

Radio. DAB, MIMIT pubblica avviso per assegnazione diritti d’uso reti nazionali 1 e 3. Avvio alla procedura competitiva tra due soggetti

Dopo la manifestazione d’interesse, s’avvia la procedura che condurrà al beauty contest per l’assegnazione dei diritti d’uso DAB per le reti nazionali 1 e 3 tra i due contendenti che non hanno trovato un accordo preventivo.
Avviso pubblico pubblicato dal MIMIT il 25/01/2024. Domanda di partecipazione entro il 08/03/2024.



Sintesi

Con avviso pubblico del 25/01/2024, il Ministero delle imprese e del made in Italy ha indetto la procedura volta all’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze in banda VHF-III pianificate per le reti nazionali 1 e 3 per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+, ai sensi della delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni n. 286/22/CONS “Piano nazionale provvisorio di assegnazione delle frequenze in banda VHF-III per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+ (PNAF-DAB)”.


Partecipazione alla procedura per l’assegnazione delle reti nazionali 1 e 3

La domanda di partecipazione, redatta secondo il modello fornito, deve essere trasmessa tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: proceduradabnazionale@pec.mimit.gov.it entro il termine perentorio delle ore 23.59 del giorno 08/03/2024. La domanda può essere, alternativamente, trasmessa a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o a mano, da inviare alla Direzione Generale per il Digitale e le Telecomunicazioni – Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione, Viale America 201, 00144 Roma, entro e non oltre le ore 23.59 del giorno 08/03/2024.


Chiarimenti e informazioni generali

Eventuali informazioni o chiarimenti sulla procedura potranno essere formulati all’indirizzo pec: proceduradabnazionale@pec.mimit.gov.it entro e non oltre il 12/02/2024. Le risposte alle richieste di chiarimenti saranno rese pubbliche sul sito istituzionale del Ministero entro il 19/02/2024.


Allegati

Decreto direttoriale 25 gennaio 2024 (pdf)

Avviso pubblico (pdf)

Allegato 1. Parametri attribuzione punteggi (pdf)

Appendice A – Allegato 1 (pdf)

Modello di domanda (docx)

Tracciato rete di distribuzione DAB (xlsx)


Normativa

Delibera n. 286/22/CONS (pdf)
Piano nazionale provvisorio di assegnazione delle frequenze in banda VHF-III per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+ (PNAF-DAB).


DAB senza pace

Per comprendere la ratio del nuovo provvedimento facciamo un passo indietro, fino alla procedura di attribuzione dei diritti d’uso nazionali che aveva condotto all’attribuzione delle suddette risorse ai consorzi DAB Italia (rete 2), Eurodab Italia (rete 3) e RAI (rete 1).


Eurodab e RAI per le reti nazionali 1 e 3

Procedura finita sotto i riflettori del TAR Lazio a seguito del ricorso introdotto dalla concessionaria pubblica.


Attribuzioni dirette…

Si ricorderà, infatti, che la procedura di assegnazione dei diritti d’uso ai consorzi nazionali si era conclusa con attribuzioni dirette, senza beauty contest, in quanto tre erano i titoli e tre i richiedenti.
Alla società consortile Eurodab Italia era quindi stato attribuito il diritto d’uso della rete 3, mentre alla RAI la rete 1 e a DAB Italia la rete 2.



… ma non condivise

RAI, tuttavia, aveva contestato l’intero procedimento amministrativo, lamentando il fatto che la sua preferenza era per la rete 3, che quindi avrebbe dovuto essere assegnata dopo una procedura competitiva con Eurodab Italia, che pure l’aveva domandata per prima.


Eurodab e RAI: la decisione sulla rete 3

Il TAR Lazio aveva accolto il ricorso di RAI, limitatamente ai provvedimenti di attribuzione della rete 1 e della rete 3 (attuata attraverso il parametro cronologico della presentazione della domanda), mentre non aveva ritenuto ammissibile la richiesta di annullare l’assegnazione della rete 2 (DAB Italia), in quanto non controversa.


Le motivazioni

Interessanti le motivazioni dei giudici amministrativi di primo grado con la sentenza pubblicata il 20/07/2023, che formano un precedente importante anche per le procedure relative alle attribuzioni dei diritti d’uso ai consorzi locali, che commentiamo insieme all’avvocato Stefano Cionini di MCL Avvocati Associati, partner esclusivo per l’Area Affari Legali di Consultmedia.


Riassunto della vicenda

“Nel merito, il TAR nella sentenza 12281/2023 ha ritenuto che l’argomento di doglianza con il quale era dedotta la violazione dell’art. 50, comma 2, del d.lgs. 8 novembre 2021 n. 208 – che, con specifico riferimento alla assegnazione delle frequenze radiofoniche, prevede che ‘l’assegnazione delle radiofrequenze avviene secondo criteri pubblici, obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati’ – fosse fondato”, spiega l’avvocato.


I criteri pubblici

Secondo il TAR, infatti, “il menzionato art. 50, comma 2, nel prevedere, in ossequio alle esigenze di trasparenza e imparzialità, la previa pubblicità dei criteri di assegnazione (“criteri pubblici”), fissa il principio secondo il quale l’attribuzione delle frequenze è subordinata alla predeterminazione ed alla pubblicità, da parte dell’amministrazione procedente, dei criteri (obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati) cui la medesima intenda attenersi ai fini dell’attribuzione delle “radiofrequenze” – e, quindi, delle reti trasmissive – a favore degli operatori del settore.


Prima, non dopo

Ne derivava quindi “che, nel caso di specie, a garanzia dei principi di trasparenza e di imparzialità dell’azione amministrativa, l’Amministrazione avrebbe dovuto fissare e rendere noti – in un momento antecedente all’adozione dei provvedimenti di assegnazione – i criteri in base ai quali sarebbe stata effettuata l’associazione delle tre reti pianificate dall’Autorità”.


Il difetto del Ministero

“Viceversa – spiega il TAR nella sentenza esaminata – il Ministero resistente è venuto meno a tale obbligo, posto che il criterio seguito ai fini dell’assegnazione delle reti in questione è stato esplicitato solo in occasione dell’emanazione del secondo provvedimento di assegnazione, nella cui parte motiva il Ministero ha chiarito, per la prima volta, di avere utilizzato il “criterio oggettivo della priorità temporale della domanda presentata dall’operatore di rete”.


Eurodab e RAI: l’attribuzione della rete 3

Né poteva “ritenersi che il menzionato art. 50, comma 2, si limiti a prevedere l’indicazione ex post del criterio seguito, come sostenuto dalla controinteressata Eurodab (“l’art.50, comma 2, del D.Lgs.n.208/2021, a ben vedere, non prescrive un obbligo di predeterminazione dei criteri, bensì stabilisce unicamente l’obbligo per l’amministrazione di disporre l’assegnazione delle reti evidenziando i criteri utilizzati nella scelta e questi devono risultare come obiettivi, trasparenti e non discriminatori. Ebbene, questa individuazione di criteri obiettivi, trasparenti e non discriminatori emerge chiaramente dalla motivazione del provvedimento impugnato”).

Info e news generiche sul DAB/DAB+/DMB

Inviato: 06/02/2024, 14:56
da sc96
Fonte: www.newslinet.com/radio-dab-mettetevi-c ... mentazioni

Radio. DAB, mettetevi comodi: attribuzione diritti d’uso (nazionali e locali) andrà per le lunghe. Per questo si estendono le sperimentazioni

Non che non fosse chiaro dall’inizio che la procedura di assegnazione dei diritti d’uso per la radio digitale via etere (DAB+) sarebbe andata per le lunghe.
Tuttavia ora la conferma che la stabilizzazione è di là a venire è nei fatti: due dei tre diritti d’uso nazionali sono controversi, con un beauty contest tra due operatori per la rete nazionale n. 3 che quasi certamente finirà avanti al TAR adito dal perdente. E per il settore locale la situazione è ancora più arretrata.

Specificamente con la procedura di manifestazione d’interesse per il Lazio di cui non si hanno notizie, mentre in Emilia Romagna c’è stato solo un aggiornamento delle manifestazioni d’interesse.


Sperimentazioni

Forse proprio per questo motivo, il Ministero delle imprese e del made in Italy, con buon senso, ha ripreso a rilasciare autorizzazioni sperimentali ai consorzi DAB locali, evidentemente consapevole della necessità di limitare la pericolosa progressiva sperequazione che si sta creando tra radio nazionali ed emittenti areali.


Sperequazione tra locali e nazionali

Con le nazionali, infatti, comunque in onda con copertura significative e possibilità di integrazione esclusivamente demandate dalla volontà e capacità di attuarla e le locali, invece, limitate forzatamente nell’illuminazione (attraverso titoli sperimentali fortemente concentrati) e congelate in un limbo per un tempo indefinito.


La situazione

Val la pena, a questo punto, di tracciare il quadro complessivo della situazione.


Quadro nazionale

Dopo la manifestazione d’interesse, nelle scorse settimane è stata avviata la procedura che condurrà al beauty contest per l’assegnazione dei diritti d’uso DAB per le reti nazionali 1 e 3 tra i due contendenti che non hanno trovato un accordo preventivo.
Il tutto disciplinato a un avviso pubblicato dal MIMIT il 25/01/2024 che fissa la domanda di partecipazione entro il 08/03/2024.


Sintesi

Con avviso pubblico del 25/01/2024, il Ministero delle imprese e del made in Italy ha indetto la procedura volta all’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze in banda VHF-III pianificate per le reti nazionali 1 e 3 per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+, ai sensi della delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni n. 286/22/CONS “Piano nazionale provvisorio di assegnazione delle frequenze in banda VHF-III per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+ (PNAF-DAB)”.


Partecipazione alla procedura per l’assegnazione delle reti nazionali 1 e 3

La domanda di partecipazione deve essere trasmessa entro il termine perentorio delle ore 23.59 del giorno 08/03/2024.


Biglietto per il TAR prenotato

Posto che i due contendenti (RAI ed Eurodab Italia) si contendono la rete nazionale n. 3 (ritenuta più performante) possiamo dare per scontato che il mancato assegnatario impugnerà al TAR l’esclusione (passaggio già avvenuto in sede di attribuzione diretta, annullata con rimessione a bando), con conseguente timbro di indefinitività dell’attribuzione del diritto d’uso.


Quadro locale

E se per la definizione della situazione nazionale c’è da mettersi comodi, procede più lentamente del previsto anche l’esame ministeriale delle manifestazioni d’interesse formulate dai consorzi DAB locali.


Accordo e stallo

Mentre è stato trovato un accordo per l’Emilia Romagna su un diritto d’uso richiesto da più d’un consorzio, con la conseguenza che il MIMIT ha pubblicato un nuovo elenco di manifestazioni d’interesse, ancora nulla emerge per il Lazio.


Emilia Romagna

Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha pubblicato il nuovo elenco delle manifestazioni di interesse delle società consortili ammesse alla procedura per l’assegnazione dei diritti d’uso per le reti pianificate sui bacini di utenza locale ad operatori di rete DAB+, ai sensi della delibera Agcom 286/22/CONS, per il bacino d’utenza n. 8 Emilia-Romagna.


L’accordo

L’aggiornamento consegue all’accordo sottoscritto da due consorzi a valle della seduta pubblica del 28/11/2023.


Graduatorie per bacini di utenza (BU)

A seguito dell’aggiornamento del 22/12/2023, sono stati pubblicati gli elenchi delle manifestazioni di interesse delle società consortili ammesse alla procedura per l’assegnazione dei diritti d’uso DAB+ (ormai conclusa in tutti i bacini italiani).


I documenti originari e aggiornati dell’Emilia Romagna

Manifestazione d’interesse BU08 EMILIA ROMAGNA (pdf) – Determina direttoriale 9 novembre 2023 (pdf)

Manifestazione d’interesse BU8 EMILIA-ROMAGNA (pdf) – Nuova Determina direttoriale 22 dicembre 2023 (pdf)


I documenti di Marche e Sardegna

Manifestazione d’interesse BU11 MARCHE (pdf) – Determina direttoriale 9 novembre 2023 (pdf)

Manifestazione d’interesse BU20 SARDEGNA (pdf) – Determina direttoriale 9 novembre 2023 (pdf)


Lazio

Non è chiaro cosa stia invece rallentando l’esame delle manifestazioni per il Lazio.


Rumors

Secondo alcuni rumors, il ritardo sarebbe da ricondurre a problemi legati alla composizione dei consorzi partecipanti, per cui sarebbero in corso accertamenti approfonditi da parte del Ministero.


La procedura

Ricordiamo che il Ministero delle imprese e del made in Italy – Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica, Radiodiffusione e Postali (DGSCERP), ha indetto una procedura per l’assegnazione ad operatori di rete di diritti d’uso di frequenze per il servizio di radiodiffusione sonora terrestre in tecnica digitale, di cui al PNAF-DAB, in attuazione della disciplina stabilita dall’allegato A alla delibera n. 664/09/CONS.


I primi bacini

Le prime procedure avevano riguardato i bacini d’utenza n. 8 Emilia Romagna – n. 11 Marche – n. 12 Lazio – n. 20 Sardegna.


La domanda

L’Avviso era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 129 del 05/06/2023. La domanda di partecipazione alla procedura doveva essere presentata alla Divisione III della Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica di Radiodiffusione e Postali.


L’iniziale scadenza

La scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione era il 04/08/2023.

Info e news generiche sul DAB/DAB+/DMB

Inviato: 24/02/2024, 20:56
da sc96
Forum: www.newslinet.com/radio-dab-accelerazio ... per-il-dtt

Radio. DAB: accelerazione sul rilascio dei diritti d’uso. E intanto si parla già di quelli da rimettere a bando, come avvenuto per il DTT

Dopo le recenti polemiche sui ritardi subiti dalle procedure per l’attribuzione dei diritti d’uso DAB ai consorzi locali, il Ministero delle imprese e del made in Italy preme sull’acceleratore.
Quantomeno per i diritti d’uso cui non concorrono più consorzi, per i quali sarà necessaria la procedura competitiva (cd. beauty contest), che protrarrà i tempi di definizione (presumibilmente dopo l’estate o, secondo alcuni, fino a fine 2024 od oltre).



Sintesi

A quanto riferiscono a NL fonti qualificate, sarebbero già pronte le risultanze delle verifiche in seguito alle manifestazioni d’interesse formulate dai consorzi locali relativamente ai diritti d’uso risultati a richiesta unica (in caso contrario, naturalmente, è indispensabile la procedura comparativa, per attribuire la risorsa frequenziale contesa al soggetto più qualificato e/o performante).


Beauty contest

Fuori dai casi di soggetti esclusi per gravi errori progettuali (ad esempio, difetto di rispetto delle coperture minime o dei PDV) o mancanza dei requisiti (es. mancanza del numero minimo dei soci del consorzio), qualora un diritto d’uso sia stato richiesto da più di un consorzio, il Ministero è tenuto a disporre una gara che ne verifichi le potenzialità, al fine di attribuire la risorsa scarsa a chi dimostrerà di avere maggiori chance di sfruttarla al meglio, secondo il modello del beauty contest, positivamente sperimentato per il DTT.


Nuovi bandi dei diritti d’uso inassegnati

Intanto, si comincia a parlare di ridestinazione dei diritti d’uso che rimarranno non assegnati (rumors riferiscono di frequenze non richieste in Val d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia).


Campagna reclutamento soci

Sul punto, GoDab (gruppo MediaDab-SpaceDab–GoDab), anticipa a NL di “avere in corso una campagna di reclutamento di nuovi soci per concorrere sui bacini caratterizzati da frequenze residuate”.


Risorse scarse e strategiche

“Riteniamo indispensabile che risorse scarse che garantiranno il futuro della radiofonia via etere non rimangano inespresse”, motivano l’iniziativa dal consorzio GoDab.


L’esperienza del DTT

Aggiungendo: “L’esperienza del refarming della banda 700 MHz è stata maestra, con reti di secondo livello inizialmente non ritenute appetibili, ma che, alla fine, hanno contribuito a riequilibrare il panorama diffusivo compresso dalla riduzione delle frequenze”.


Attivazioni sperimentali

Nel frattempo, continuano le attivazioni sperimentali per limitare la sperequazione in essere tra le emittenti locali e le nazionali.


Le nuove disponibilità

E’ attesa infatti in questi giorni l’attivazione di impianti a Trento (MediaDab) e a Brescia (Digital Radio Group), mentre è già avvenuta ieri quella di Milano (Digital Radio Group) e, qualche settimana fa, quella di Foggia (MediaDab).