Info e news generiche sul DAB/DAB+/DMB

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sc96
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Info e news generiche sul DAB/DAB+/DMB

Messaggio da sc96 »

Fonte: https://www.newslinet.com/dab-la-prova-del-9/

Dopo gli esiti della consultazione sulla bozza delle Linee guida (termine per le osservazioni: 10/01/2023), dovrebbero essere pubblicati i bandi per l’attribuzione ai consorzi di radio locali dei diritti d’uso relativi alle frequenze individuate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a fondamento del Piano DAB provvisorio (ex Delibera n. 286/22/CONS).
Nelle aree tecniche soggette a procedure competitive (cd. beauty contest), sarà un banco di prova per verificare quali delle diverse strategie adottate dai consorzi risulteranno vincenti e quali lasceranno a piedi coloro che hanno puntato sul cavallo sbagliato.
L’esperienza del DTT avrebbe dovuto essere maestra. Sarà così?

In realtà, la nostra sensazione è che il comparto radiofonico non abbia sufficientemente fatto tesoro di quanto accaduto in occasione del processo di refarming della banda 700 MHz. Procedura su cui saranno modellati i bandi per l’assegnazione dei diritti d’uso della radio digitale.



Modelli di prova

A parte le precedenti previsioni normative e regolamentari recanti elementi di forte sovrapposizione tra i due modelli, la bozza delle Linee guida sui bandi DAB è chiara sul punto: le procedure nelle situazioni di competizione (cioè nelle aree tecniche dove le frequenze saranno meno dei soggetti che ne richiederanno l’attribuzione) sono un mix tra quelle dei bandi per operatori di rete DTT e per fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA).


Ancora una volta i PDV

E ciò sia sul piano tecnico, con le consuete forche caudine dei punti di verifica dei segnali (PDV) con cui si valuterà il rispetto dei rapporti interferenziali interni (tra aree tecniche) ed esterni (internazionali), approvando o bocciando progetti di rete, che su quello dei punteggi di natura finanziaria ed economica (che non sono sinonimi, ma concorrono insieme a determinare la sostenibilità dell’ente consortile) ed imprenditoriale (dipendenti, regolarità amministrativa dei consorziati, ecc.).


Business

Passando, naturalmente, da fattori non oggetto di valutazione ministeriale, ma non per questo meno importanti: i modelli di business commerciale. Posto che una società consortile ha uno scopo mutualistico compatibile con finalità di lucro.


La prova del DTT

Bene. come noto, col DTT sono stati premiati gli operatori di rete nazionali (o sovrareali) declinati in ambito locale, che, conseguendo facilmente maggiori punteggi nei beauty contest, nella quasi totalità dei casi, hanno ottenuto l’attribuzione dei diritti di primo livello e, dove hanno partecipato alle procedure competitive, anche di secondo livello.


Sostenibilità

Già da qui si dovrebbero trarre elementi di riflessione strategica. Ma quelli da valutare non dovrebbero essere solo gli aspetti immediati, cioè legati alle condizioni di partecipazione ai bandi.


Riflessioni ex post

In ambito televisivo, successivamente all’assegnazione dei diritti d’uso e quindi dell’attribuzione della capacità trasmissiva, a nemmeno un anno di distanza, si stanno già manifestando le conseguenze economiche di determinate scelte. Con situazione di insostenibilità dei costi da parte di fornitori di contenuti, che, in qualche caso, non ne avevano correttamente valutato la portata, sposando un modello di business (per loro) inopportuno. Circostanza che, in ambito radiofonico, dovrebbero comportare la domanda: il mio consorzio come si sosterrà?


Film in replica

Il dubbio, quindi, è che il film del refarming DTT vada in seconda visione.
sc96
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Messaggio da sc96 »

Fonte: https://www.newslinet.com/radio-domani- ... dei-dubbi/

Radio. Domani scade il termine per le osservazioni alle Linee guida sulle procedure selettive dei consorzi DAB. Ecco il quadro dei dubbi

Domani scade il termine assegnato il 13/12/2022 dal Ministero delle imprese e del made in Italy (con avviso pubblicato sul proprio sito istituzionale) per fornire le osservazioni alle Linee guida sulle procedure selettive dei consorzi DAB “per l’assegnazione dei diritti d’uso per le reti pianificate sui bacini di utenza locale”.

NL ha effettuato una ricognizione preventiva tra alcuni dei principali consorzi per conoscere gli argomenti più caldi a riguardo delle citate procedure selettive.


L’intento del procedimento

L’obiettivo della pubblicazione delle Linee guida, lo ricordiamo, è quello di acquisire le osservazioni di tutti i soggetti interessati, che dovranno essere trasmesse a mezzo PEC entro e non oltre la data del 10/01/2023.


Procedure figlie di un Piano minore

Nello specifico della questione, ricordiamo che, a seguito dell’adozione della Delibera AGCOM 286/22/CONS (PNAF DAB provvisorio), il MIMIT ha provveduto a definire, a mezzo del suddetto documento, le indicazioni relative ai criteri e alle modalità che verranno adottati per procedere all’assegnazione dei diritti d’uso agli operatori di rete locali per il servizio di radiodiffusione sonora terrestre in tecnica digitale.


Le reti pianificate

Occorre sottolineare che il PNAF-DAB ha definito 21 bacini d’utenza, con previsione, per l’ambito locale, di 54 reti in ambito locale con copertura regionale – di cui 27 decomponibili su base sub regionale – e di 36 reti in ambito locale con copertura pluri-provinciale o provinciale.


I temi caldi delle procedure selettive

Rimandando gli interessati all’approfondita disamina già pubblicata a riguardo delle linee guida, questo periodico ha affettuato una ricognizione tra alcuni dei principali consorzi operativi in Italia per conoscere i temi caldi.


Dubbi sulle procedure selettive (1)

Oltre alle inevitabili perplessità tecnico-progettuale delle reti (che però troveranno soddisfazione solo con le FAQ successive ai bandi), le principali tematiche, che avremo modo di analizzare puntualmente nei prossimi giorni, riguardano i fatturati delle emittenti; l’incidenza sul consorzio della posizione in tema dei canoni di concessione dei consorziati; l’organico dell’ente consortile e delle imprese socie e la partecipazione a diversi consorzi in funzione delle aree tecniche.


Dubbi sulle procedure selettive (2)

Ma, temi rilevanti, sono anche i criteri per assegnazione in caso di consorzio con soci inferiori a 12; le intese e l’assegnazione di diritto d’uso specifici e generici; la ripartizione delle emittenti sulle reti; la pubblicazione del calendario d’attuazione PNAF DAB; l’esperienza del soggetto richiedente.


La triade dei possibili esclusi

Intanto, come avevamo anticipato nelle scorse settimane, consapevoli delle difficoltà di posizionarsi utilmente nelle procedure selettive, alcuni consorzi stanno cercando alleanze con altri. Sullo sfondo, come previsto, si collocano poi i ritardatari e gli indecisi. Ma anche, sembrerà incredibile nel 2023, i non informati.
sc96
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Messaggio da sc96 »

Fonte: https://www.newslinet.com/radio-dopo-re ... -immutate/

Radio. Dopo recenti rumors, Governo rassicura: centralità sviluppo DAB+ non è dismissione FM. Ma preoccupazioni specifiche sono immutate

Dopo i recenti rumors su possibili interventi sulla occupazione della banda FM (nella direzione del piano di assegnazione delle frequenze, oppure di un refarming con eliminazione delle situazioni interferenziali verso l’estero), il ministro Adolfo Urso, durante l’audizione alla Camera dei Deputati (IX Commissione Trasporti) sulle linee programmatiche del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) in tema di comunicazioni, rassicura: nessuna dismissione dell’analogico finché sarà necessario. E sviluppo DAB+ centrale per la radiofonia.
Precisazione che, però, esclude solo lo switch-off FM/DAB+, ma non le ipotesi di Piano FM o refarming… Il quadro di preoccupazione specifico, pertanto, resta immutato.



Confindustria Radio Tv comunque soddisfatta

Nondimeno, il sindacato Confindustria Radio TV si dichiara soddisfatto: “Le prime dichiarazioni del Ministro in ordine alle attività del governo per la radio e la tv sono confortanti”.


Nuovo tavolo di confronto su sviluppo DAB+ e (appunto) gestione FM

“In termini di metodo, viene affermata l’idea di un confronto operoso con le parti sociali rappresentative del sistema, con l’annuncio di un Tavolo per la radiofonia su DAB e FM da una parte, e con le televisioni dall’altra, per lo sviluppo del processo di transizione al DVBT-2 in corso”, è stato il commento a caldo del Presidente di Confindustria Radio Televisioni Franco Siddi.


Centralità del DAB+, ma anche indispensabilità della FM

“Significativa – ha aggiunto Siddi – ci appare l’affermazione di riconoscere centralità allo sviluppo della radiofonia digitale DAB+, dichiarando contestualmente l’assoluta non dismissibilità dell’FM fin quando ciò sarà necessario”.


Continuità

“Questa è una delle richieste più forti da noi rappresentate nella continuità istituzionale al governo, per assicurare a tutti i cittadini la continuità del servizio radiofonico – ovunque, senza lasciar nessuno indietro – e per preservare il valore delle imprese del settore chiamate contestualmente a investire nel DAB+, tecnologia digitale verso cui sono impegnate con grande determinazione”.


Basta sottrazioni di risorse al broadcasting

“È molto importante, infine, affermare il ruolo dell’Italia nel confronto internazionale sull‘uso dello spettro elettromagnetico, con particolare attenzione ad assicurare al sistema radiotelevisivo la disponibilità della banda sub 700MHz, come oggi ha riconosciuto anche il ministro in Parlamento”, ha concluso Siddi.
Per parte nostra, torneremo sull’argomento nei prossimi giorni.
sc96
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Messaggio da sc96 »

Fonte: https://www.newslinet.com/radio-dab-pro ... -tecniche/

Radio. DAB, procedure di assegnazione diritti d’uso a consorzi: si andrà a beauty contest nella maggior parte delle aree tecniche?

Nonostante i, peraltro pochi e generalmente infruttuosi, tentativi di intesa tra i consorzi di emittenti locali che concorreranno nell’attribuzione dei diritti d’uso DAB per bacini individuati da Agcom, quasi certamente in gran parte delle aree tecniche italiane le procedure si svilupperanno nella direzione di gare competitive. Come avvenuto per il DTT, sul cui modello, del resto, sono ispirate. Da ciò discenderà che in alcune zone ci saranno esclusi, con inevitabili ricorsi ed alea di incertezza sull’assetto derivante.



L’esperto

Parliamo della questione con l’avvocato Stefano Cionini, senior partner di Consultmedia e co-founder della law firm MCL Avvocati Associati, che cura in esclusiva l’Area Affari Legali della prima struttura italiana di competenze a più livelli in ambito radiotelevisivo.


La prima grande convention sul DAB locale

Lo stesso avv. Cionini è stato relatore alla prima grande convention sul DAB locale tenutasi in Franciacorta nel w/e dal 20 al 22 gennaio 2023, di cui NL era media partner.


Procedure di assegnazione diritti d’uso DAB

Parliamo quindi con il legale delle procedure di assegnazione.


L’intervista

(Newslinet) – Alla convention avete annunciato una stretta partnership tra Consultmedia e Mediadab: significa che assisterete solo tale consorzio nelle procedure di assegnazione dei diritti d’uso DAB?

(Stefano Cionini) – No. L’accordo con Mediadab assegna carattere preferenziale a quest’ultimo consorzio, ma solo a riguardo delle reti per cui il medesimo (e i consorzi Spacedab e Godab) concorreranno.


Allo stato abbiamo accordi di assistenza con cinque consorzi e ne stiamo vagliando altri

(NL) – Avete già definito accordi per altre reti DAB con altri consorzi?

(S.C.) – Sì, abbiamo già accordi con altri due consorzi; ma abbiamo ricevuto altre richieste di assistenza. Inoltre, stiamo lavorando, pur con difficoltà, nel cercare di definire intese tra gli enti di aggregazione delle emittenti locali.


Veterani delle sedute pubbliche

(NL) – Con le procedure di refarming della banda 700 MHz Consultmedia si è fatta le ossa in tema di beauty contest…

(S.C.) – E’ stato un tour de force. Abbiamo partecipato a tutte – ma proprio a tutte – le sedute pubbliche, sia per operatori di rete che per fornitori di servizi di media audiovisivi. Penso che siamo stati l’unico soggetto presente in forma trasversale su tutti i tavoli, compresi i superplayer che in qualche caso non avevano partecipato ad alcuni bandi. Abbiamo quindi maturato una notevole esperienza e, senza falsa modestia, contribuito a costruire giurisprudenza dottrinale e giudiziale.


Tempi lunghi

(NL) – Come andrà col DAB?

(S.C.) – Anzitutto si andrà per le lunghe. E’ quindi indispensabile che, nelle more, venga estesa la durata delle autorizzazioni sperimentali concesse ai consorzi DAB, per evitare una pericolosa interruzione della continuità della trasmissione digitale via etere e scongiurare la riproposizione della sperequazione tra emittenti nazionali e locali. Sul punto, le rappresentanze delle emittenti locali dovrebbero essere decise ed unite. Altrimenti i positivi risultati fin qui conseguiti saranno vanificati.


(Da) Settembre 2023. Se va bene

(NL) – Tempi?

(S.C.) – Ritengo che difficilmente prima di settembre possano essere rilasciati i diritti d’uso ai consorzi in tutte le aree tecniche. Ma, secondo altri colleghi di Consultmedia, sul punto sono eccessivamente ottimista.



Avere il polso

(NL) – Il convegno sul DAB è stato utile?

(S.C.) – Assolutamente sì. Ci ha concesso di misurare il polso ad oltre 100 editori radiofonici e di confrontarci anche coi tecnici. Peraltro, abbiamo ricevuto molti consensi a riguardo del nostro approccio.


Digitale eterogeneo

D’altra parte, sul cd. digitale eterogeneo, Consultmedia lavora da 10 anni ed ha consolidato un know how oggettivamente notevole. Anche per quanto riguarda la nostra divisione tecnica, gli stretti legami con Aldena Telecomunicazioni ci hanno permesso di affinare un modello di progettazione che sul DTT ha mostrato i suoi positivi effetti.
sc96
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Fonte: https://www.newslinet.com/radio-tavolo- ... ze-estere/

Radio. Tavolo tecnico MIMIT. Ministro Urso: nessuna dismissione FM. Qui per sostenere imprese. Rassicurazioni anche su interferenze estere

“Non è intenzione di questo Ministero avviare un piano di dismissione della radiodiffusione in tecnica analogica FM, concetto che ho già avuto modo di ribadire durante l’audizione alla Camera e al Senato sulle linee programmatiche per le telecomunicazioni. Questo Ministero è la casa delle Imprese e per tale motivo vogliamo rafforzare e sostenere le imprese del settore radio e ovviamente anche gli investimenti fatti”. Così il ministro Adolfo Urso, che ha presieduto stamattina, a Palazzo Piacentini, il primo Tavolo permanente sulle comunicazioni elettroniche – settore radio.



I presenti al tavolo

Erano presenti al tavolo il capo di Gabinetto, Federico Eichberg, le direzioni generali competenti del Dicastero, Agcom e le associazioni delle imprese del settore radiofonico per analizzare le esigenze industriali della filiera e studiare le possibili azioni a tutela degli investimenti e delle imprese.


I temi

Tra i principali temi del confronto, tutti anticipati da NL nei giorni scorsi, la trasmissione radiofonica analogica FM, quella con tecnologia DAB+ e le interlocuzioni sulle interferenze radio con i paesi esteri limitrofi.


Urso: radio amata, resiliente…

“La radio – ha dichiarato Urso durante il suo intervento – è tra i mezzi di comunicazione più amati dagli italiani e ha dimostrato nel tempo la sua capacità di resilienza grazie alla sua prevalente attività d’informazione e agli investimenti operati dagli editori radiofonici. Alla radio e alle imprese di questo settore – ha proseguito – vogliamo dedicare questo primo tavolo con l’obiettivo di creare un lungo e proficuo percorso di dialogo e di confronto su quello che sarà il futuro del comparto della radiofonia”.


…ed essenziale

Il settore radiofonico, in particolare quello legato all’informazione, grazie al suo elevato numero di ascoltatori (34 milioni nel secondo semestre 2022, secondo l’ultima indagine del Tavolo Editori Radio) resta uno dei servizi essenziali di grande interesse generale.


Le rassicurazioni del ministro Urso

“Non è intenzione di questo Ministero – ha evidenziato Urso – avviare un piano di dismissione della radiodiffusione in tecnica analogica FM, concetto che ho già avuto modo di ribadire durante l’audizione alla Camera e al Senato sulle linee programmatiche per le telecomunicazioni. Questo Ministero è la casa delle Imprese e per tale motivo vogliamo rafforzare e sostenere le imprese del settore radio e ovviamente anche gli investimenti fatti”.


Il DAB+

Il ministro ha anche affrontato il tema della tecnologia digitale DAB+ affermando che “ora parte una fase di transizione e il Ministero è pronto a fare la sua parte in questa sfida anche facendosi promotore di opportune semplificazioni dal punto di vista amministrativo, in grado di accelerare lo sviluppo tecnologico ed imprenditoriale”.


Interferenze con stati esteri da valutare nella loro reale entità

Urso ha infine sottolineato l’intenzione di continuare con questi incontri periodici al fine di creare un posto di confronto e condivisione sul futuro della radio analogica e digitale e sul tema delle interferenze con i Paesi esteri radio elettricamente confinanti ha dichiarato che “il Ministero intende capire se vi è la volontà, da parte degli stakeholder presenti, ad essere coinvolti direttamente a livello tecnico nelle interlocuzioni con la Commissione europea e con gli Stati esteri e le relative imprese per valutare la reale entità dei problemi rilevati”.


Soddisfatti. Tutti


I rappresentanti del settore, esprimendo soddisfazione per la convocazione del tavolo e per le dichiarazioni espresse dal Ministro, hanno convenuto sull’importanza di iniziare a pianificare un discorso industriale per il comparto, di continuare a garantire le frequenze radio FM e, al contempo, di offrire servizi migliori e rendere più inclusiva la tecnologia DAB+ con un processo di accompagnamento che non lasci imprese e cittadini in difficoltà.
sc96
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Re: Info e news generiche sul DAB/DAB+/DMB

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Fonte: https://www.newslinet.com/radio-dab-pub ... atori-dab/

Radio. DAB: pubblicate Linee guida definitive per assegnazione diritti d’uso reti pianificate su bacini utenza locale ad operatori DAB+

Pubblicate dal Ministero delle imprese e del made in Italy le Linee guida definitive per le procedure di attribuzione dei diritti d’uso ai consorzi DAB+ partecipati da concessionari per l’attività di radiodiffusione sonora in ambito locale. Novità importanti.


Piano presupposto

L’adozione della Delibera n. 286/22/CONS dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, adottata in attuazione dell’art. 50 comma 8 del D.Lgs. n. 208/2021, ha approvato il “Piano nazionale provvisorio di assegnazione delle frequenze in banda VHF – III per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+ (PNAF-DAB)”, così realizzando il presupposto necessario perché il Ministero possa procedere al rilascio dei diritti d’uso sulle reti pianificate da AGCOM.


Linee guida definitive e documento esito consultazione pubblica

Oltre alle Linee guida definitive relative ai criteri e alle modalità che verranno adottati per procedere all’assegnazione dei diritti d’uso agli operatori di rete locali per il servizio di radiodiffusione sonora terrestre in tecnica digitale è stato pubblicato anche il documento contenente la sintesi dei contributi dei partecipanti alla consultazione pubblica nazionale, svolta sulla versione delle linee guida pubblicata in data 13.12.2022, con le valutazioni del Ministero.


La documentazione

Esiti consultazione pubblica (pdf)

Linee guida DAB+ aggiornate al 31/03/2023 (pdf)


Approfondimento

Data la rilevanza delle novità, a breve pubblicheremo il consueto approfondimento.
sc96
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Fonte: https://www.newslinet.com/linee-guida-d ... on-novita/

Linee guida definitive procedure DAB+. Con novità

Pubblicate le attesissime linee guida definitive sulle procedure di selezione per l’assegnazione dei diritti d’uso per le reti pianificate sui bacino di utenza locale ad operatori di rete DAB+. Tuttavia, chi pensava che il passaggio dalla bozza sottoposta a consultazione pubblica al documento definitivo fosse un pro forma si sbagliava: tra le numerose puntualizzazioni (che comunque saranno accompagnate da altre, attraverso le FAQ diffuse a margine dei bandi/avvisi), ci sono almeno due novità dirompenti. Ed inedite, ancorché non impreviste.
Si entra nel merito delle procedure che condurranno alla stabilizzazione del DAB+ in Italia oltre che per il comparto nazionale (già assestato) anche per quello locale, ancora traballante tra sperimentazioni limitate a porzioni del territori nazionale con accesso parziale da parte degli editori.


Linee guida definitive con elementi inediti

E il documento conclusivo, che regolerà il processo di sviluppo della radio digitale via etere reca, come dicevamo in apertura, due importanti novità. Inedite, ma non impreviste.


Limiti di copertura di un singolo consorzio

La prima è l’applicazione ai consorzi locali dei limiti fissati dall’art. 3 c. 1 lettera cc del D. Lgs. 208/2021, su cui avevamo già puntato in passato l’attenzione su queste pagine, avvertendo del rischio che non venisse consentito che un singolo operatore di rete DAB+ illuminasse più del 50% della popolazione.


Effetti

Ora il divieto espresso impedirà che un unico consorzio locale possa essere titolare di diritti d’uso (pur associati ai diritti di copertura analogici di gruppi di soci distinti per aree tecniche) che complessivamente determino l’illuminazione di più della metà della popolazione.


Declinazione

Il nostro dubbio, confermato ora dal tenore delle Linee guida definitive, era infatti che, attraverso un’interpretazione restrittiva dell’art. 3 c. 1 lettera cc del D. Lgs. 208/2021, potesse essere posto un limite ad operatori di fatto dimensionati a livello nazionale, ancorché declinati arealmente.


Rischi

Se un soggetto, pertanto, avesse consolidato una strategia in tal senso, impugnative delle linee guida definitive a parte, presumibilmente dovrebbe concludere uno spin-off.


Tempus fugit

Ammesso che vi sia il tempo per farlo, posto che l’imminente manifestazione di interesse per i diritti d’uso “cristallizzerà il novero dei potenziali soggetti che concorreranno per il relativo bacino di utenza“.


Intese in extremis

O, più plausibilmente, tale soggetto dovrebbe realizzare un’intesa con altri enti consortili esistenti e far migrare i soci eccedenti.


Dismissione FM

La seconda novità di rilievo, invece, è lungimirante, opportuna e consistente nel recepimento da parte del Ministero delle imprese e del made in Italy del suggerimento di Agcom di favorire la dismissione degli impianti FM a fronte della garanzia nel mantenimento dei diritti/doveri dei concessionari.


Sprone

Uno sprone verso il disimpegno del presidio analogico da parte di soggetti che vogliono riconvertirsi completamento al digitale.


Dismissione integrale

L’esegesi giuridica della possibilità sembra infatti ricondurre ad una dismissione integrale dell’attività analogica e non già limitata a singoli impianti (di diffusione minore o non strategici).


Senza controindicazioni per i terzi

In questo caso, ovviamente, di controindicazioni non ve ne sono (cioè compressione di diritti di terzi), come, anche qui, più volte abbiamo evidenziato su NL, che da sempre perora la cd. rottamazione volontaria della FM.
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Fonte: https://www.newslinet.com/radio-dab-agg ... in-arrivo/

Radio. DAB: aggiornamento delle Linee guida sulle procedure di assegnazione dei diritti d’uso a consorzi locali radiofonici in arrivo?

Potrebbe essere pubblicato a breve un aggiornamento delle Linee guida per le procedure di attribuzione dei diritti d’uso alle società consortili DAB+ partecipate da concessionari per l’attività di radiodiffusione sonora in ambito locale.
A quanto risulta a NL, le novità andrebbero sostanzialmente nella direzione di una uniformazione rispetto alle procedure per gli operatori di rete del refarming del digitale terrestre.


Il dibattito innescato dalla differenza tra le Linee guida provvisorie e definitive

Come noto, a seguito della pubblicazione da parte di NL di una serie di osservazioni sulle novelle introdotte dal documento definitivo delle Linee guida rispetto alla bozza sottoposta a consultazione pubblica, si era creato un forte dibattito incentrato essenzialmente sulla sperequazione sopravvenuta tra operatori di rete televisivi locali e radiofonici.


Aggiornamento su obblighi di copertura e dimensione territoriale

I punti controversi emersi dopo il confronto tra le due versioni delle Linee guida erano essenzialmente due: gli obblighi di copertura ed i limiti stessi di operatività dei network provider.


Territorio o popolazione?

Nel dettaglio, nel primo caso, l’innovato obbligo di raggiungimento della popolazione per gli operatori tv locali in luogo del territorio per i secondi, con notevole aggravio di difficoltà e costi a carico di quest’ultimi.


Dimensione dell’operatore

Il secondo elemento dibattuto riguardava invece la precisazione (assente nella bozza sottoposta a consultazione pubblica) del limite operativo del newtork provider: inesistente per i televisivi – come dimostrato dall’attribuzione di diritti d’uso a player nazionali declinati su scala locale come EI Towers e RAI Way – mentre vincolato al 50% della popolazione per quelli radiofonici.


Disparità corrette?

L’aggiornamento della Linee guida, se confermato, potrebbe pertanto correggere queste disparità, salva la presenza di ulteriori novelle.
sc96
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Fonte: https://www.newslinet.com/radio-pubblic ... io-locali/

Radio. Pubblicato l’aggiornamento delle Linee guida per le procedure per l’assegnazione dei diritti d’uso DAB+ per i consorzi radio locali

Come anticipato nei giorni scorsi da questo periodico, il Ministero delle imprese e del made in Italy ha pubblicato un aggiornamento delle linee guida sulle procedure di selezione per l’assegnazione dei diritti d’uso per le reti pianificate sui bacini di utenza locale ad operatori di rete DAB+.


La genesi

L’adozione della Delibera n. 286/22/CONS dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, adottata in attuazione dell’art. 50 comma 8 del D.Lgs. n. 208/2021, ha approvato il “Piano nazionale provvisorio di assegnazione delle frequenze in banda VHF – III per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+ (PNAF-DAB)”, realizzando così il presupposto necessario perché il Ministero possa procedere al rilascio dei diritti d’uso sulle reti pianificate da Agcom.


L’aggiornamento

Nel merito, come aveva ipotizzato NL, le variazioni riguardano gli obblighi di copertura, ripristinati con l’impegno a raggiungere determinate quote di popolazione in luogo del territorio (come per i network provider televisivi) e la possibilità per un unico consorzio di concorrere all’attribuzione dei diritti d’uso in ogni area tecnica, ovviamente attraverso raggruppamenti di soci in possesso dei requisiti specifici per bacino o sub-bacino di riferimento (anche qui uniformandosi al comparto tv, dove player nazionali come EI Towers e Rai Way hanno ricevuto l’attribuzione di diritti d’uso in quasi tutte le aree tecniche del territorio nazionale).


La precisazione

In questo senso, pertanto, sembrano essere privilegiati, per una questione di economia di scala, i grandi consorzi rispetto a quelli specificamente creati per ogni area tecnica, anche se la precisazione (introdotta con l’aggiornamento) secondo la quale “resta fermo per l’emittente radiofonica in ambito locale il vincolo stabilito dall’art. 3, comma 1, lett. cc) del D. Lgs. 208 dell’8 novembre 2021“, potrebbe creare qualche problema alle grandi stazioni.


Ambito locale

La disposizione ex art. 3 c. 1 lett. cc) D. Lgs. 208/2021, come noto, definisce «ambito locale radiofonico» “l’esercizio dell’attivita’ di radiodiffusione sonora, con irradiazione del segnale fino a una copertura massima del 50 per cento della popolazione nazionale“.


Superstation

Per i soggetti che operano sulla soglia di tale limite la questione potrebbe costituire una difficoltà, considerato che, mentre in FM è possibile adeguarsi (al tetto di popolazione) regolando la consistenza impiantistica in maniera quasi chirurgica (eliminando per esempio un solo diffusore FM che concorre al superamento), in DAB occorre agire su interi bacini (o sub-bacini) di utenza. Qui per consultare il documento.
sc96
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Fonte: https://www.newslinet.com/radio-dab-qua ... stenibile/

Radio. DAB: quanti consorzi locali hanno un modello di business sostenibile?

Modelli di business sostenibili nel tempo per i consorzi DAB: in quanti li hanno pensati (veramente)?
La sensazione è che il comparto radiofonico non abbia sufficientemente fatto tesoro di quanto accaduto in occasione del processo di refarming della banda 700 MHz.
Istruttoria a cui si sono sostanzialmente uniformate le procedure per l’assegnazione dei diritti d’uso della radio digitale ai consorzi locali.


Modelli di business

A parte le precedenti previsioni normative e regolamentari recanti elementi di forte sovrapposizione tra i due modelli, le Linee guida sui bandi DAB nell’ultima formulazione (si spera definitive) sono chiare sul punto: le procedure nelle situazioni di competizione (cioè nelle aree tecniche dove le frequenze saranno meno dei soggetti che ne richiederanno l’attribuzione) sono un mix tra quelle dei bandi per operatori di rete DTT e per fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA).


Ancora una volta i PDV

E ciò sia sul piano tecnico, con le consuete forche caudine costituite dai punti di verifica dei segnali (PDV) con cui si valuterà il rispetto dei rapporti interferenziali interni (tra aree tecniche) ed esterni (internazionali), approvando o bocciando progetti di rete, che su quello dei punteggi di natura finanziaria ed economica (che non sono sinonimi, ma concorrono insieme a determinare la sostenibilità dell’ente consortile) ed imprenditoriale (dipendenti, regolarità amministrativa dei consorziati, esperienza, ecc.).


Business

Passando, naturalmente, da fattori non oggetto di valutazione ministeriale, ma non per questo meno importanti: i modelli di business commerciale. Posto che una società consortile ha uno scopo mutualistico compatibile con finalità di lucro.


La prova del DTT

Bene. Come noto, col DTT sono stati premiati gli operatori di rete nazionali (o sovrareali) declinati in ambito locale, che, conseguendo facilmente maggiori punteggi nei beauty contest, nella quasi totalità dei casi, hanno ottenuto l’attribuzione dei diritti di primo livello e, dove hanno partecipato alle procedure competitive, anche di secondo livello.


Sostenibilità

Già da qui si dovrebbero trarre elementi di riflessione strategica a riguardo di scelte effettuate in difetto di economia di scala.


Nel lungo periodo

Tuttavia quelli da valutare non dovrebbero essere solo gli aspetti immediati, cioè legati alle condizioni di partecipazione ai bandi.


Riflessioni ex post

In ambito televisivo, successivamente all’assegnazione dei diritti d’uso e quindi dell’attribuzione della capacità trasmissiva, a poco più di un anno di distanza si stanno già manifestando le conseguenze economiche di determinate scelte.


Matrimoni e divorzi

Con situazioni di insostenibilità dei costi da parte di fornitori di contenuti, che, in qualche caso, non ne avevano correttamente valutato la portata, sposando un modello di business (per loro) inopportuno. Circostanza che, in ambito radiofonico, dovrebbe comportare la domanda: il mio consorzio come si sosterrà?


Fornitori di contenuti indipendenti

Soprattutto se il modello di business esclude la collocazione di capacità trasmissiva verso l’esterno, cioè a favore dei nativi digitali indipendenti. Questi ultimi, infatti, sono gli unici in grado di portare, da fuori, linfa economica ai consorzi che, diversamente, possono solo sostenersi attraverso contribuzioni dei soci.


Film in replica

Non è un caso che in queste ultime settimane stanno aumentando gli editori (non necessariamente solo di emittenti comunitarie, le più esposte al problema) dubbiosi a riguardo delle scelte effettuate per l’adesione ad un consorzio piuttosto che ad un altro.
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